giovedì 11 settembre 2014

Kenya Yetu! Prima volta in Africa. Watamu, Malindi, Mombasa. Safari Tsavo Est, Ngutuni santuary.

Jambo Musungu!!
sono appena tornata da una grandiosa vacanza in Kenya e con i ricordi belli freschi cercherò di raccontarvi un po' quello che mi è successo in questa meravigliosa esperienza vissuta.
Innanzi tutto è durata 10 giorni 7 di villaggio + 2 di safari. 1 giorno di viaggio. 17.27 Agosto.
La spesa per voli e soggiorno è stata di 1500 € e per mantenermi lì (nonostante l'All-inclusive del villaggio e del safari) ho speso circa 300 €. Considerate sempre che i prezzi che vi riporto sono 'bassi' rispetto ad altri perchè quando decidiamo di prenotare in un posto solitamente lo facciamo con netto.. nettissimo anticipo.
I voli sono Turkish Airline. C'erano diverse alternative.. tra queste anche l'Ethiopian Airline e la Meridiana. Abbiamo preferito la Turkish per una questione di qualità e di efficienza del servizio e la correttezza sempre ricevuta (non a caso è la migliore in europa e una delle migliori nel mondo).
Altra cosa importante che voglio sottolineare è che abbiamo fatto 7 giorni di mare pieni e 2 di safari esterni a quelli di mare. Se lo si prende direttamente in Kenya si rischia di perdere giorni di mare già pagati.. e pagare in più il safari. Prenotando dall'Italia perciò avrete questo tipo di vantaggio.

Gli orari dei voli sono i seguenti circa
7-10 (italiane 11 turche) Roma - Istanbul 18-3 Istanbul - Mombasa
4-10 Mombasa - Istanbul 16-19 (turche 18 italiane) Istanbul - Roma





Avendo avuto uno scalo di 8 ore ad Istanbul abbiamo deciso di girare una parte della città non ancora vista. Procedendo oltre il palazzo dolmabahce avendo sulla destra il Bosforo a 15 minuti dal palazzo è possibile raggiungere Ortakent unico quartiere in cui è possibile mangiare la  patata Kumpir, patata ripiena piatto tipico turco di cui vi ho già parlato qui. La turchia è molto economica con 4 lire turche (1lira=30 cent di euro circa) è possibile prendere i mezzi pubblici, con 15 euro abbiamo passato una mezza giornata lì per farla breve. Per raggiungere Ortakent abbiamo preso la metro linea rossa scendendo al capolinea (Aksaray) e il tram alla fernata Yusufpasa scendendo al capolinea Kabatas.

Abbiamo scelto di fare scali molto lunghi per evitare problemi con eventuali ritardi e perdite di aerei. Per Mombasa c'è un solo aereo al giorno con la Turkish. Inoltre questi orari ci hanno permesso di sfruttare al massimo i giorni
Una cosa che ho notato.. è che il volo per quanto lungo sia stato ben diverso da quello che abbiamo preso per New York lo scorso anno. Nel senso, innanzi tutto l'aereo era molto più piccolo, hanno dato 1 pasto e uno spuntino e all'andata hanno dato un sacchetto con calzini, mascherina  mentre al ritorno nulla.
Ho attribuito questa cosa al fatto che sicuramente il Kenya non ha la stessa affluenza dell' America, il volo è più breve (3 ore di meno) e poi al fatto che in generale i servizi offerti in Africa hanno una 'concezione' o meglio unità di misura propria. Tornerò su questo argomento poi in seguito.

Nel prezzo erano compresi anche gli spostamenti, fatti grazie all'agenzia con cui abbiamo prenotato il Safari dall'Italia, Rhyno Safari. La strada Mombasa-Jacaranda è solo in parte asfaltata. Gran parte è dissestata. Considerando che l'abbiamo fatta di notte... e  che in Kenya si ha la guida a destra è stato molto divertente. Sembrava quasi di stare sulle montagne russe o sulle macchinine tozza tozza. Quasi tutte le strade sono così. Una strada vera e propria asfaltata che abbiamo preso è la Mombasa-Nairobi, provata mentre ci portavano al safari. Se pensate che sono 6 ore di viaggio circa... è stato un sollievo.. anche se con il tempo le dunette e le buche finiscono per cullarti!

I 7 giorni di mare abbiamo deciso di farli al Jacaranda Beach Resort a Watamu. Tra le opzioni c'era anche il Temple Point che è più centrale ma a causa delle mangrovie appare più paludoso (torbido) e la spiaggia è molto piccola (ne ho avuto una visione quando abbiamo sfruttato il loro porticello per andare al Safari Blu).

E' un resort a 4 stelle ma come vi dicevo la concezione dei servizi in Africa appare differente dalla nostra. Gli inservienti e lo staff sono impeccabili, così il cibo (che per quando sia ripetitivo nella tipologia tende ad utilizzare prodotti differenti, anche se a volte per le stesse ricette, e freschi), così i servizi. Le stanze però sono in stile africano... quindi uno stile semplice e ovviamente povero. Sicuramente non è quello che ci si aspetta da un 4 stelle 'europeo'. Questa non è una critica anzi a me è piaciuta moltissimo come cosa ma è solo una esposizione dei fatti. Troverete tipici letti a baldacchino con rete per zanzare, quadri e decorazioni con elefanti e animali della savana, diversi oggetti in legno, cuscini zebrati e così via.
Phon e cassaforte sono compresi nel prezzo. Così come l'aria condizionata e la biancheria (compresi i teli mare).
Sono così efficienti, tanto per raccontarvi qualcosa, che quando siamo arrivati ci hanno fatto già trovare le stanze pronte nonostante fossero le 6 del mattino e nei villaggi il check in è all'ora di pranzo. Ci hanno fatto riposare e poi ci hanno fatto fare subito colazione. Non facendoci perdere nemmeno un istante di vacanza!  Inoltre prima del safari ci hanno fatto fare colazione alle 4.50 del mattino con biscotti e torta.

Abbiamo scelto un trattamento soft all inclusive, quasi  tutti i resort kenioti offrono lo stesso, e consiste nella possibilità di prendere cibo e bibite (alla spina) a buffet illimitatamente ai pasti, mentre ai bar solo bibite analcoliche e cibi dai vassoi agli spuntini (frutta fresca, pizzette e brioche). Nella struttura ristorante c'era sempre l'angolo tè e caffè 24/24.

Per quanto riguarda l'animazione, anche questa è molto soft. La scelta è stata fatta dal proprietario (italiano) del resort perchè vuole favorire le attività al di fuori del villaggio (escursioni ad esempio) per dare lavoro agli abitanti del posto.
Se da una parte l'animazione poco presente ti da l'occasione di rilassarti senza alcun assillo da parte loro e delle loro attività. la sera gli spettacoli non locali meriterebbero una maggiore attenzione. Per non locali intendo quelli dello staff di animatori.
Gli spettacoli locali cioè balli tipici, Masai e acrobati sono molto belli e tendono a coinvolgere il pubblico.
Una cosa carina organizzata dallo staff, 3 sere la settimana, sono le uscite nelle discoteche/beach party locali. Ti permette di vedere come ci si diverte e chi frequenta i festini (solitamente sono italiani e qualche ragazzo del posto). Gran parte di questi sono ragazzi/ragazze immagine o anche prostitute. E' abbastanza sconvolgente vedere ballare insieme una ragazza probabilmente più giovane di me con un uomo dell'età di mio padre (dalle fattezze di un bradipo ubriaco danzante). E ancora di più vedere donne adulte con i ragazzi del posto.
Il Kenya è meta quindi anche per vacanze meramente a scopo sessuale a basso costo. Perchè molti/e di loro per poco si concedono ai turisti. I locali che ho visto sono tutti a Malindi e sono il Rosada, White Moon e il White Elephant. I primi due sono simili e sono dello stesso proprietario. Sono molto carini e troverete lo stesso staff. Il White Elephant è molto particolare. E' una parte della villa di un artista italiano, adibito a resort e discoteca. Quando arrivi ti senti caduto un po' nella casa di Dalì, perchè ti ritrovi immerso nelle sue opere (sculture di elefanti giraffe leoni ti circondano e diverse depandance sono adibite a mostre) e un po' in 'La Grande Bellazza' in parte per la figura e persona dell'artista, Armando Tanzini, che abbiamo avuto modo di vedere alla festa, e in parte per quella dei suoi amici o comunque invitati e clienti. Questo dei tre mi ha affascinato di più. Mi sarebbe piaciuto vedere qualche locale a Watamu che mi hanno detto frequentato più dalla gente del posto, sicuramente più caratteristico, ma un po' per stanchezza un po' perchè non ci è stato proposto, non ho avuto modo di sperimentare questo tipo di serata.

Adesso parliamo della spiaggia. Agosto è inverno in Africa e sulle spiagge si trovano delle alghe. Ora sicuramente penserete che è una tragedia e non vale la pena spendere tanti soldi per poi trovare un mare 'sporco'. La realtà è che le alghe si concentrano esclusivamente sulla riva. Non sono fastidiose e una volta sorpassate avrete modo di fare dei bagni fantastici.
Al Jacaranda potrete assistere al fenomeno delle maree grazie al quale avrete la possibilità di passeggiare e arrivare a delle lingue di sabbia. La più famosa è Sardegna 2 (dove l'acqua è bellissima) ed è l' atollo più lontano. L'acqua è cristallina, i colori variano dal verde all'azzurro al bianco vero e proprio, la sabbia bianchissima e morbida (se non ci sono scoglietti) e anche se non si possono fare grandi nuotate avrete la possibilità di fare bagni rilassanti e in acqua pulitissima.
Dovete considerare che siete vicinissimi alla seconda barriera corallina più grande del mondo.
Con le secche avrete modo di incontrare pescatori con pesci (anche colorati che poi mangeranno) seppie polpi e altro ancora (persino barracuda)  e anche animali moooolto carini come il pesce palla, ricci enormi fluorescenti di notte e le stelle marine (la più comune quella che chiamano Panettone).

Sulle spiagge incontrerete dei ragazzi locali che si chiamano Beach Boys. Questi sono solitamente o venditori ambulanti o lavorano a percentuale con agenzie esterne al vostro resort (sempre locali) che organizzano escursioni. Noi abbiamo scelto di fare le stesse escursioni con l'agenzia del villaggio, non per mancanza di fiducia ma perchè essendo sei persone abbiamo avuto un notevole sconto sull'intero pacchetto di escursioni.
I Beach boys offrono anche i safari. Ma come vi ho anticipato avevamo prenotato tutto dall'Italia.
Una cosa molto caratteristica sono i nomi che i Beach boys si danno. Scelgono solitamente nomi italiani di persone famose ad esempio Gianni Morandi, Bruno Vespa, Tony Manero, Geppetto, Ebano, Pappagallo, Batman, Ovviesse, Esselunga.. e altri ancora.
Per una singola escursione in barca ci siamo affidati a Tony Manero, che con la tipica pacatezza e lentezza keniota ci ha organizzato una escursione ai limiti della barriera corallina.

Per comprare souvernir sulla spiaggia del Jacaranda (ma anche nelle città) ci sono delle baracche possedute dai beach boys che vi 'obbligheranno' con sorrisi e insistenza a visitarle tutte. Vi nomino Elena che è una delle donne con la 'baracca' più fornita ed Esselunga che vende molte cose di legno. Dall'altra parte della spiaggia ci sono ancora altre baracche e potrete vedere il laboratorio di Geppetto che davanti a voi farà meraviglie con il legno. I prezzi sono trattabili ovviamente ed alcuni accettano il baratto.

 Le escursioni che abbiamo fatto sono le seguenti e abbiamo speso circa 130€.

Passeggiata
Il primo giorno o gli animatori o i beach boys vi accompagneranno in una passeggiata sul fondale scoperto a causa della bassa marea. Tony mentre parlavamo delle escursioni da fare e altro ci mostrava granchi e corallo morto. Me ne ha regalati moltissimi.. ma per paura che non mi permettessero di portarli ho rischiato portando un solo piccolo pezzo di corallo bianco.

Hell's Kitchen (Marafa)
E' il canyon keniota fatto di sabbia. Molto molto bello. La guida ci ha detto che i loro anziani raccontano una storia che narra di una famiglia molto ricca che viveva in quel posto. Essendo molto avida ed egoista fu punita dagli dei con una forte pioggia che devastò la loro casa facendola sprofondare e li uccise. Da lì nacque Marafa con le sue montagne bianche rosse e gialle. Bianche per il latte che la famiglia sprecava, gialla per la casa distrutta, rosse per il sangue versato. Farete un po' di trekking spericolato (vestitevi comodi con scarpe da tennis con suola non liscia) e avrete la possibilità di dare da mangiare ai babbuini se siete fortunati. Vi chiederanno un'offerta per i bimbi di Marafa per i quaderni e portate per loro con voi caramelle, dolcetti o vestitiche non usate piu.

Le rovine di Gede
Sono rovine di una città araba di cui si sa poco. Caratteristico soprattutto per le scimmiette che per prendere le banane che gli offrite ti salgono anche addosso. Ci sono molte famiglie. Portate moooooolte banane.
Inoltre avrete modo di vedere diversi serpenti per 2.5€ in più come il black mamba il cobra il pitone e altri ancora.

Watamu - Malindi
Sono due cittadine vicine al villaggio. La prima a 30 minuti l'altra a 40 minuti. In realtà sarebbero più vicine ma in Africa troverete soprattutto strade dissestate. Anche quelle vicino ai villaggi/resort.
Sono a tratti simili. Pochi pochissimi palazzi e strutture di mattoni, ci sono soprattutto baracche in legno e fango. Watamu è molto più turistica e piccola mentre Malindi è più grande. Curiosità su Malindi: ha una sola rotonda in tutta la città!!.. ci sono solo strade dritte. Già!! A Malindi potrete vedere anche la fabbrica di legno.. dove si parla di fabbrica solo perchè c'è un sistema di catena di montaggio. In realtà sono artigiani che si dividono i compiti. C'è chi taglia il legno chi fa la scultura chi lo dipinge e aggiunge i dettagli. Alla fabbrica potrete fare acquisti ma i prezzi sono più alti perchè viene data una percentuale in beneficenza e perchè devono mantenere il locale.

Safari Blu con Mida Creek 
Questa escursione prevede un giro in barca durante il quale si fa snorkeling sulla barriera corallina e bagni in acque da sogno e spiagge famose come quella di  Garoda, Per pranzo verrete portati su quella che loro chiamano 'l'isola dei famosi' dove i beach boys hanno improvvisato un ristorante dove mangerete riso al cocco gamberi, aragoste pesce alla brace e altro ancora. Lì c'è anche Mida Creek dove potrete fare un giro in canoa per pochi soldi cantando Jambo scoprendo granchi blu, ostriche e uova di barracuda tutto con il suggestivo contorno delle mangrovie (alberi che si nutrono con l'acqua salata).
Durante lo snorkeling non immaginatevi 'alla ricerca di Nemo'!  è molto meno colorato. Sono tantissimi pesci ma sono di poche razze pesci zebra, polpi e seppie, qualche altro tipo di pesce più grande e se si è 'fortunati' qualche piccolo barracuda, questo soprattutto perchè lo tsunami del 2004 ha in parte distrutto la barriera corallina.

Giro in Barca
Questa escursione è l'unica che abbiamo fatto tramite beach boys. Quello scelto da noi si chiama Tony Manero e fa il DJ... il DJ ai funerali!... ecco una curiosità: i kenioti cristiani a differenza di quelli mussulmani che seppelliscono subito i loro morti, creano una vera e propria 'festa' come funerale che dura tanti giorni fino al successivo sabato mattina in cui viene seppellito il morto. Ma non prima di aver festeggiato con i controfiocchi bevendo mangiando e ballando....come dicono loro: "Al morto ci pensa Dio!"
Tornando al giro in barca.. avevamo previsto di andare a Sardegna 2 che però quel giorno era decisamente troppo affollata, perciò con un cambio di programma ci ha portato in un altro atollo meraviglioso vicinissimo alla barriera corallina di cui abbiamo goduto solo noi.

In alternativa alle uscite organizzate potete decidere di muovervi da soli grazie ai Taxy kenioti. I Bajagi (non so se si scrive così xD) e i Tuctuc, cioè moto e apecar. I ragazzi che possono permetterselo comprano questi mezzi e per non molti soldi accompagnano i turisti in giro, aspettano che facciano ciò di cui hanno bisogno e li riportano indietro.

Detto ciò, ecco cosa non dimenticare in valigia:
-Repellente per insetti tropicale: non ci sono molte zanzare in giro. Soprattutto nei villaggi.. la quantità è simile a quella italiana, forse meno. Ma purtroppo non si sa che tipo di zanzare sono..e meglio tutelarsi sempre no?
Con il repellente (io ho usato l'Autan tropical secco) non ho riscontrato problemi
-Creme per curare le punture di zanzare o comunque reazioni allergiche, eritemi e così via
-Protezione solare: per quanto bassa è necessaria. Sia per la pelle sia per l'abbronzatura sia per poter abbracciare ancora una persona senza vedere le stelle.
-Caramelle e vestiti: questo è una cosa che vi potrebbe interessare. Nel senso tutti sappiamo che l'Africa o meglio gli africani non hanno le nostre stesse possibilità. Dentro e fuori dai resort vedrete un abisso tra lusso e povertà assurdo, perchè fuori dai villaggi ci sono i VERI villaggi degli abitanti del posto fatti di capanne e baracche. Lì i bambini non fanno altro che gridare contro le macchine 'Ciaooooo... e caramella!!' perchè lì le caramelle sono costose e i bambini non le mangiano mai se non per mano dei turisti. Le vostre guide vi daranno la possibilità di fermarvi vi aiuteranno a mettere in fila i bambini e gli potrete dare le caramelle o dolci che gli avete portato. Vi faranno molte feste..!! I vestiti... potete scegliere di darli o ad un parroco (come abbiamo fatto noi) se assisterete alla loro messa gospel, o ai beach boys, o direttamente all'orfanotrofio o anche alle persone per strada. In qualunque caso ne faranno buon uso o li rivenderanno.. o li utilizzeranno sul serio. Inoltre soprattutto nelle città i bambini chiederanno palloni, penne e matite: questo lo fanno perchè riportano indietro le suddette cose e si fanno ridare i soldi. E questo è sicuro.
-Scarpette per gli scogli: in alcuni punti c'è la pietra e può essere fastidiosa.. le scarpette possono salvarvi.
-Amuchina(disinfettante mani) e salviette igienizzate: sappiamo che in Kenya non ci sono stati casi di Ebola ma prevenire è meglio che curare perciò cercate di lavarvi quanto è più possibile le mani.
-Soldi liquidi: è molto più semplice cambiare i liquidi che pagare con la carta o prelevare. Tutti accettano euro, scellini (moneta cheniota 1€=100scellini circa ) e dollari. Perciò... meglio non avere problemi. Tenete i soldi liquidi!... siete in Africa!!
-Smartphone: anche se le linee sono lente, se il vostro albergo resort ha una linea wifi è il modo migliore per comunicare con i vostri cari. In qualunque caso potete comprare microsim del posto e utilizzare quelle anche per internet. Io ho usato la prima opzione, anche perchè messaggi e chiamate hanno tariffe ASSURDE. (1€ a sms)
-Abbigliamento: non differente da quello italiano. Portate scarpe comode e vestiti leggeri per le escursioni. Qualcosa di carino per la sera. Non dimenticate golfini per la sera (potreste soffrire lo sbalzo termico mattina sera e poi sul mare tira vento). Per il safari mettete sempre qualcosa di comodo e mettete in conto che i vestiti potrebbero rovinarsi se la vostra autovettura alza troppa polvere rossa (con la nostra Jeep non abbiamo avuto grossi problemi se non capelli sporchi per la polvere e i calzini nelle scarpe (non so come ci sia arrivata la sabbia tra l'altro!))

Possiamo passare al Safari. Inizio parlando dell'agenzia scelta: Rhyno Safari. Puntuale con mezzi idonei efficiente e precisa. Disponibilissima e disposta ad accontentare le esigenze del cliente. La nostra guida Muenda era preparatissima e con gli occhi di un falco vedeva tutti gli animali dandoci spiegazioni e raccontandoci cose interessanti. Il mezzo datoci era una Jeep, mezzo superconsigliato nel web con tettuccio apribile che ti ripara dal sole e ti da ottime prospettive per le foto.
Davvero: Rhyno Safari superconsigliata ragazzi!!
Il safari viene fatto  la mattina fino ad ora di pranzo, poi nel pomeriggio fino al tramonto. Il giorno dopo ti portano a vedere l'alba prima della colazione . Noi con un extra abbiamo utilizzato anche l'intera mattinata fino alle 15 (sempre per lo scalo lungo).
Alloggiavamo nei Ngutuni Lodge una sorta di vero e proprio hotel di lusso piazzato nella savana. Il ristorante si trovava in un patio che affacciava su una pozza d'acqua dove arrivano diversi animali a dissetarsi e lavarsi. Noi abbiamo visto bufali, zebre, forse delle iene o sciacalli, un facocero, e degli elefanti e in più diversi uccelli colorati. Il personale molto efficiente e cortese. il cibo buono e abbondante. Tutto compreso nel prezzo escluse le bevande a cena e a pranzo. Nella stanza avrete  mezzo litro di acqua a testa a disposizione gratuitamente al giorno.
Il Lodge è collocato nel Ngutuni Santuary, un parco che fa parte dello Tsavo est proprio di questo Lodge. A differenza del resto dello Tsavo vero e proprio, ha animali meno 'abituati' al safari che sembrano quasi non comprendere cosa siano Jeep e camioncini e ne sono incuriositi e si avvicinano abbastanza. Ovviamente non si fanno toccare.. e sono selvatici ma sono davvero molto vicini. Il fascino del safari sta proprio nel fatto che tu vedi gli animali a loro agio nel loro ambiente con le loro cose. Non vedrai in uno zoo degli avvoltoio su una carcassa di un bufalo o un'antilope appena nata che a stento riesce ad alzarsi ancora sporca di parto.
Noi abbiamo avuto questa fortuna.

Non essendoci pozze d'acqua per vedere alcuni animali ci siamo spostati al vero e proprio Tsavo Est. Lì gli animali stanno più lontani dall'uomo e la strada 'maestra' è unica, mentre nel santuario ce ne sono diverse che ti permettono di avvicinarti di più agli animali. Per intenderci allo Tsavo devi essere fortunato e avere gli animali vicino alla strada altrimenti le vedi lontano. Ad esempio abbiamo visto una leonessa molto da lontano qui, mentre molto vicine al santuario.. e con un colpo di fortuna abbiamo visto 50 elefanti con cuccioli molto vicino allo Tsavo.. ma si è trattato di fortuna più che di un fatto 'normale'.
Dei signori inoltre ci hanno raccontato (dopo il loro quarto safari) che Ngutuni è uno dei migliori che hanno fatto.. molto meglio dello Tsavo secondo loro, perchè gli animali sono più ingenui  mentre allo Tsavo sono più 'addomesticati' meno spontanei. Inoltre ci hanno detto che siamo stati fortunati per l'abbondanza di cuccioli e per l'esperienza positiva che dava il santuario. Secondo me invece sono diversi e si tratta di fortuna. Ngutuni.. è piccolo e concentrato. Tsavo ha bisogno di tempo e pazienza.
Vi elenco un po' gli animali visti: Leonesse (con cuccioli), Elefanti (con cuccioli), Giraffe (con cucciolo), Manguste, Facoceri (con cuccioli), Struzzi, Bufali (con cuccioli), Ippopotami(con cuccioli), Coccodrilli, Serpentario, Diverse specie di  Gazzelle e simili (Antilopi, Dikdik, Gazzelle classiche, di acqua dolce, Impala ecc con cuccioli) ,Tucano, Velvet blu, Avvoltoi (con..'pulcini'), Fenicotteri, Aironi, Cicogne, Spoon birds, Aquila, Certopiteco (con cuccioli), Babbuino chiaro (con cuccioli), Gufo, zebre.

 Abbiamo fatto anche un breve tour  di Mombasa in macchina. La nostra guida non ci ha consigliato di girarla a piedi di sera. Infatti ha un altissimo tasso di criminalità ed è zona rossa della farnesina. Il simbolo di Mombasa sono delle enormi zanne di elefante. La guida ci ha raccontato che furono messe per la Regina Elisabetta che era in visita in Africa, e che però non è riuscita a visitare la città a causa della improvvisa morte del padre. A Mombasa abbiamo avuto una cena tipica keniota in un hotel del posto. Polenta (bianca e poco saporita ma che riempe la pancia) pollo e pesce erano estremamente speziati. Perciò non ho mangiato molto.

In conclusione l'Africa vi cambierà la vita. Il loro modo di fare 'pole pole', i loro continui 'Hakuna Matata' e il loro motto ' meglio poco che niente' vi riscalderà il cuore. Riuscirete a capire come si può vivere bene con quel poco che si ha. Vedrete povertà ma tanto orgoglio. Non vedrete fame vera e propria ma tanta felicità per i piccoli doni fatti loro. Grande rispetto per i kenioti.

Per oggi è tutto miei cari.. vi lascio a qualche foto. Come sempre vi invito a seguirmi su facebook e instagram (dove sono più presente) .


 
Istanbul
 
Jacaranda Beach Resort

Rosada

Appena Fuori i Resort...

Hell's Kitchen e distribuzione caramelle ai bambini



Safari Blu


Gede


Spettacolo Masaii




Gita in Barca con Tony Manero


White Elephant



Ancora Jacaranda...

Seguono tutte le foto del Safari!!





















NB. Le foto del Safari sono state scattate con un macchina fotografica professionale accessoriata con un obiettivo particolare.. come ho già detto gli animali non sono sempre vicinissimi perciò se volete delle belle foto.. organizzatevi (anche un binocolo può risultare utile!!)

Vi risaluto qui. Spero che questo post vi sia piaciuto il mio racconto e che vi possa essere stato utile.

Baci e Abbracci
SaraBò

















Baci e Abbracci
SaraBò

Nessun commento:

Posta un commento